VAL D’AYAS
MUSEO DIFFUSO
Scoprire e vivere la cultura delle Alpi
Un progetto in divenire per non perdere il filo prezioso delle origini cui tutti, abitanti e visitatori, sono invitati a partecipare.
La Val d’Ayas
Dalle pendici del Monte Rosa al fondo valle percorso dal fiume Dora, la Val d’Ayas è una terra dal nome misterioso “Ayas”, segnato sulle mappe fin da tempi remoti, popolata stabilmente da comunità sapientemente organizzate e percorsa da itinerari di collegamento transalpino.
Scoprire e vivere la cultura delle Alpi è lo scopo del progetto Val d’Ayas Museo Diffuso: una narrazione che partendo dai segni materiali conduca alla scoperta dell’impronta dell’uomo costruttore di paesaggi, della storia affascinante dei luoghi della montagna che si snoderà in tutta la valle.
Nel momento storico attuale che vede conoscenza, tutela e valorizzazione, le tre parole chiave del patrimonio culturale italiano, finalmente condivise dal Ministero della Cultura con tutti gli Italiani creatori e fruitori di cultura, il lavoro capillare di catalogazione aperta potrà avere nel progetto Val d’Ayas Museo Diffuso – finalizzato sia alla creazione di segnalazioni in loco con appoggio nel web sia di organizzazione di eventi – un veicolo di trasmissione altrettanto aperto nelle scelte e nei contenuti.
Ogni luogo e ogni oggetto ha già in sé le modalità con le quali deve essere trattato. Nella Val d’Ayas deve emergere non solo un paesaggio unico, ma occorre anche valorizzare l’opera trasformatrice della montagna da parte di uomini “costruttori” di paesaggi culturali in una natura difficile, ovvero la cultura del luogo e degli uomini che qui hanno vissuto: un approccio antropologico per una narrazione dai segni materiali alla riscoperta dello spirito affascinante dei luoghi della montagna e della sua storia per lo più sconosciuta a chi frequenta la valle.
Una ragione in più per farla apprezzare e vivere in ogni momento dell’anno da un turismo consapevole attratto dal particolare. Una ragione fondamentale perché gli stessi abitanti non perdano il filo prezioso delle loro origini e sappiano tutelare e trasmettere il loro patrimonio, patrimonio di vita millenaria. In questo senso Val d’Ayas Museo Diffuso vuole essere anche un raccoglitore di memorie recenti dei protagonisti di questo mondo alpino, memorie frammentarie relative a un mondo che ha visto una trasformazione totale dal secondo dopoguerra e che oggi rischiano di disperdersi.
Una “archeologia del presente” di un’epoca che ormai è scomparsa e che presto sarà anche dimenticata (usando il titolo di un bel libro di Sebastiano Vassalli), altrettanto importante per creare consapevolezza della propria memoria storica e base di un futuro.
Nel momento storico attuale che vede conoscenza, tutela e valorizzazione, le tre parole chiave del patrimonio culturale italiano, finalmente condivise dal Ministero della Cultura con tutti gli Italiani creatori e fruitori di cultura, il lavoro capillare di catalogazione aperta potrà avere nel progetto Val d’Ayas Museo Diffuso – finalizzato sia alla creazione di segnalazioni in loco con appoggio nel web sia di organizzazione di eventi – un veicolo di trasmissione altrettanto aperto nelle scelte e nei contenuti.
Ogni luogo e ogni oggetto ha già in sé le modalità con le quali deve essere trattato. Nella Val d’Ayas deve emergere non solo un paesaggio unico, ma occorre anche valorizzare l’opera trasformatrice della montagna da parte di uomini “costruttori” di paesaggi culturali in una natura difficile, ovvero la cultura del luogo e degli uomini che qui hanno vissuto: un approccio antropologico per una narrazione dai segni materiali alla riscoperta dello spirito affascinante dei luoghi della montagna e della sua storia per lo più sconosciuta a chi frequenta la valle.
Una ragione in più per farla apprezzare e vivere in ogni momento dell’anno da un turismo consapevole attratto dal particolare. Una ragione fondamentale perché gli stessi abitanti non perdano il filo prezioso delle loro origini e sappiano tutelare e trasmettere il loro patrimonio, patrimonio di vita millenaria. In questo senso Val d’Ayas Museo Diffuso vuole essere anche un raccoglitore di memorie recenti dei protagonisti di questo mondo alpino, memorie frammentarie relative a un mondo che ha visto una trasformazione totale dal secondo dopoguerra e che oggi rischiano di disperdersi.
Una “archeologia del presente” di un’epoca che ormai è scomparsa e che presto sarà anche dimenticata (usando il titolo di un bel libro di Sebastiano Vassalli), altrettanto importante per creare consapevolezza della propria memoria storica e base di un futuro.